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La Vespa nei libri  

 

 

 

Giuseppe Cau - il Mito, il Pilota, la Leggenda

 

Scritto da: Fabrizio Valeri - Giuseppe Cau - Vincenzo Carlino

 

Pubblicato da: CLD LIBRI

 

Questo libro è il racconto della simbiosi tra un pilota e la sua “Due Ruote”: un connubio indissolubile, che ha visto il suo inizio nel lontano 1946, quando Giuseppe Cau era poco più di un ragazzino alle prime armi.

Una storia lunga una vita, che appassionerà gli amanti del “Mito” attraverso un tuffo nel passato, tra i ricordi di un uomo che ancora oggi, dopo quasi settant’anni trascorsi insieme a Lei, vive in sella alle emozioni con l’entusiamo del primo giorno.

Giuseppe Cau è stato testimone e artefice di un’epopea irripetibile che l’ha visto protagonista, in sella alla sua Vespa, di una serie impressionante di imprese memorabili, culminate con il trionfo nella XXVI edizione della “Sei Giorni Motociclistica Internazionale”, svoltasi a Varese dal 18 al 23 settembre 1951, dove il fantastico e leggendario squadrone Piaggio si aggiudicò ben dieci medaglie d’oro, contribuendo in modo determinante alla nascita di una leggenda e dando lustro internazionale al marchio e all’eccellenza italiana. Avevano le Vespa 125 sport: modelli ormai leggendari che, da Varese in poi, in onore di tutto quel nobile metallo, vennero chiamati “Sei Giorni”.

Quest’opera, ritagliandosi un posto di tutto rispetto nell’universo letterario sportivo è stata, per gli autori, la realizzazione di un sogno: riuscire ad inserire un tassello mancante nel grande mosaico che rappresenta la Vespa.

Il libro è stato presentato ufficialmente in anteprima nazionale il 28 ottobre 2012 presso il Museo Piaggio “Giovanni Alberto Agnelli” di Pontedera, alla presenza della stampa, dei vertici della Fondazione Piaggio, del Vespa World Club e del Vespa Club Italia, proprio nei locali che la Vespa l’hanno vista nascere.

 

 

 

Il rettilineo è una tortura

 

Scritto da: Carlo Nahum - Mirko Bonetti - Nicola Ingegneri - Raffaele Corona

 

Pubblicato da: LE CARAVELLE - FBE EDIZIONI

 

Quattro ragazzi più o meno trentenni su quattro Vespe più o meno trentenni. L'Italia da attraversare con una meta precisa: la Sicilia.

Questi gli ingredienti di un viaggio in Vespa da Milano a Palermo, che è diventato la vacanza di migliaia di Italiani grazie ai collegamenti quotidiani con Radio Deejay. Un'idea non pianificata, nata dal desiderio di rompere con la routine; un'esperienza personale diventata simbolo di riscatto per tutti i forzati della vacanza - tipo.

Un libro divertente e piacevole che dà uno spaccato vero della nostra Penisola.

 

 

 

In Vespa da Roma a Saigon

 

Scritto da: Giorgio Bettinelli

 

Pubblicato da: FELTRINELLI

 

Durante un soggiorno di otto mesi in un villaggio indonesiano, Giorgio Bettinelli riceve in regalo una vecchia Vespa. Fino ad allora non aveva mai guidato un veicolo a due ruote.

E' stato un colpo di fulmine. Da quel momento Bettinelli ha continuato a viaggiare. Il suo "apprendistato scooteristico" comprende l'Indonesia, Bali, Giava e Sumatra. Decide poi di tornare in Italia per intraprendere un Viaggio da Roma a Saigon. Parte alla fine di Luglio del 1992. Percorre 24.000 chilometri in sette mesi, in un viaggio in solitaria dall'Italia al Vietnam, passando per Instanbul, Teheran, il deserto del Beluchistan, Calcutta, Rangoon ed Hanoi. Attraversa dieci Paesi: Grecia, Turchia, Iran, Pakistan, India, Bangladesh, Birmania, Thailandia, Laos ed infine Vietnam.

Da quell'avventura è nato un libro pieno di strade difficili, di gente difficile, di fatiche ma anche di momenti di sfrenata libertà, di paesaggi indimenticabili e altrettanto memorabili incontri on the road.

Sullo sfondo, un'Asia misera ed opulenta, tragica ed esilarante. In primo piano, forte e mite, la sua ormai inseparabile Vespa.

 

 

 

Pane e chilometri

 

Scritto da: Roberto Patrignani

 

Pubblicato da: PITIERRE

 

Dire viaggio fa subito pensare al turismo, al divertimento, alla vacanza, alla puntata in aereo nel minor tempo morto possibile verso uno dei paradisi terrestri che ancora non siamo riusciti a devastare...

Questo libro è l'antitesi del mordi e fuggi perchè consiste nella sublimazione del tempo "perso". L'avanzare giorno per giorno, talvolta con fatica, anima e corpo esposti agli imprevisti del quotidiano. In moto, ma anche a piedi, da viandante medioevale.

Alcune delle esperienze raccontate sono irripetibili. Difficile che nell'Afghanistan di oggi sbocci un candido pensiero come quello espresso dall'autore: "Se questo autoscatto lasciasse trasparire anche l'anima, be', è nello stato in cui mi trovavo quel giorno che vorrei presentarmi a San Pietro".

 

 

 

Fino all'Oceano in Vespa

 

Scritto da: Roberto Masiero

 

Pubblicato da: WEBSTER PRESS

 

Moto è una bella parola. C'è dentro musica scoppiettante e aria di libertà. L'emozione di cavalcare entrambe.

Moto è una bella parola, ma Vespa è mito. Mito di fedeltà e tradimento. E se il mito è uno, mille sono i modi di prenderlo a prestito. Una Vespa infatti non si possiede mai. Come una relazione amorosa, è bene prenderla per quello che è. C'è un momento, quando si sale sulla Vespa, in cui si stacca il piede da terra. La strada si mette a correre e i piedi si posano come su un tappeto di novità. Si sta in una posizione composta, di spettatori fidenti...

Così ho cominciato a leggere Fino all'Oceano, e lo spettacolo ha avuto inizio. Ho sentito il mare e il sole, la gente e la sua umanità, il senso dell'amicizia che l'avventura di un viaggio mette a prova. Aspettative, delusioni, euforie e meditazioni, asfalti e prati, poliziotti, gommisti e ristoratori, donne e lingue straniere mi hanno spesso lasciata col fiato sospeso. Ho trovato anche talento, talento letterario, intendo. Linguaggio avvincente, sonoro, visivo e a volte cinematografico, altre introspettivo.

Qualità buone per le parole e per i gesti. Unione di sensi. Che danno senso alla vita. - Lucia Vianello.

 

 

 

La Lapa e l'antropologia del quotidiano

 

Scritto da: Franco La Cecla - Melo Minnella

 

Pubblicato da: Elèuthera

 

La Lapa? L'ape, a dire il vero, quel sorprendente veicolo a tre ruote, variamente declinato nel linguaggio popolare, che ha solcato e solca la nostra storia rurale ed urbana. Unica via pop al traffico, straordinario multiuso casa-bottega, è la prima vera "familiare", capace di mostrarci il quotidiano senza ipocrisie. Se non si capisce la Lapa, si stenta a capire l'Italia.

Questo libretto divertente, dovuto anche alla genialità delle immagini di Melo Minnella, fotografo siciliano che è in grado di immergersi nella sua terra in presa diretta, è appunto l'occasione per raccontare in che cosa consiste l'antropologia del quotidiano.

Il testo e le immagini della Lapa sono l'illustrazione di uno sguardo che può essere giocoso senza per questo perdere la voglia di capire, di andare oltre la superficie delle cose. Per guardarci insomma come se i "primitivi", il primitivo oggetto dell'antropologia, fossimo noi.

 

 

 

La via delle Indie in Vespa

 

Scritto da: Giorgio Càeran

 

Pubblicato da: EDIZIONI càeran

 

Nell'era del jet, quando le fantasie di Verne sono diventate realtà persino con il viaggio sulla luna, andare per le strade del mondo in sella ad uno scooter, alla guida di una Vespa, può parere fuori dal tempo, può sapere di favola, può considerarsi inutile avventura: invece non è così, o almeno non lo è per Giorgio Càeran, grande appassionato di simili imprese un po' romantiche, un po' avventurose ma tanto umane.

Giorgio Càeran in sella uno scooter è già andato sino a Capo Nord, in sella a una Vespa ha raggiunto l'India: sempre raccogliendo un bagaglio di esperienze e di conoscenze da fare invidia.

E' andato in giro per mezzo mondo con il solo scopo di conoscere terre e popoli. Ha rinunciato al lavoro sicuro, ha rinunciato alla comoda vita di casa sua e, ultimo erede dei "clerici vagantes", se n'è andato in giro senza il liuto che accompagnava i goliardi medievali, ma con la Vespa, che è una delle più razionali realizzazioni del nostro secolo.

Giorgio Càeran non ha esitato a scambiare la vita di tutti i giorni con quella del viandante, dormendo ai bordi della strada, incontrando l'ignoto a ogni metro, solo con la sua Vespa 200 Rally, senza conoscere alcun dialetto, alcun idioma, nemmeno l'inglese, parlando solamente la lingua madre, l'italiano, che lungo le contrade percorse quasi nessuno comprendeva, ricco però di entusiasmo, di ottimismo, di volontà.

Così, sulle strade vecchie di secoli, Giorgio Càeran ha raggiunto l'India nonostante gli sconfortanti furtarelli di cui è rimasto vittima, nonostante il grippaggio del motore e dieci altre peripezie, dieci altri contrattempi che in queste pagine egli ci racconta brillantemente.

Solo, solo con se stesso, con la sua volontà.

Giorgio Càeran ha trovato, in questo andare per il mondo, la sua iniziazione per passare dall'adolescenza alla maturità propria degli adulti, fornendo una prova che, cominciata dall'ideazione del viaggio, si è concretata con l'organizzazione e poi con la realizzazione dello stesso.

Mentre i coetanei di Giorgio Càrean cercavano, con discutibili soluzioni di comodo, la via per essere accettati dal mondo degli adulti, egli la sua strada se l'è così tracciata da solo, dimostrando - prima ancora che agli altri, a sé stesso - la maturazione venuta con una prova dura e non certo priva di pericoli, sicuramente una prova ammirevole oltretutto anche per il modo com'essa è stata realizzata e per il mezzo impiegato, lo scooter, che è uno dei segni che meglio caratterizzano il nostro tempo. - Armando Boscolo (Direttore di "MOTOCICLISMO")

 

 

 

Giramondo libero - In viaggio con la Vespa o con lo zaino

 

Scritto da: Giorgio Càeran

 

Pubblicato da: GIORGIO NADA EDITORE

 

E' diviso in due parti, nella prima il libro descrive un viaggio mototuristico di 334 giorni attraverso la Turchia, l'Iran, l'Afghanistan, il Pakistan, l'India e il Nepal in sella ad un'acciaccata Vespa 200 Rally, già usata l'anno precedente per raggiungere Capo Nord, mentre nella seconda parte narra una serie di autostop nel deserto del Sahara, in Patagonia e nella Terra del Fuoco, oltre che viaggi faticosissimi su deteriorati "taxi brousse" e su sovraffollati treni nell'Africa Nera, la navigazione nei fiumi dell'Amazzonia su malridotti battelli, esperienze nel profondo Cile, viaggi sulle Ande boliviane e peruviane, visita alla miniera di Potosì, disavventure in Madagascar, strane vicissitudini nelle Filippine e camminate lungo l'Ostriconi.

Nel libro sono inoltre incluse informazioni e consigli pratici per chi voglia intraprendere un viaggio - avventura senza appoggiarsi a strutture organizzative e senza l'ausilio di uno sponsor.

Le note di viaggio di Giorgio Càeran sono un invito a scuotersi dal torpore della routine, per armarsi di entusiasmo e partire per luoghi lontani molto diversi dai nostri.

In questo libro è descritto un modo "diverso" di viaggiare, con zaino e sacco a pelo, pochi soldi in tasca, senza troppa preoccupazione delle lingue sconosciute e dormendo dove capita, spesso ai bordi di strade malridotte ed impraticabili.

E' un viaggiare con curiosità, per scoprire che non esiste solo il nostro modo di vivere, ma anche altre culture molto diverse dalla nostra.

 

 

Hasta la Fin del Mundo...in Vespa

 

Scritto da: Lorenzo Franchini

 

Pubblicato da: A. CAR EDIZIONI

 

16 dicembre 2005: dopo un avventuroso viaggio di oltre 4.500 chilometri una singolare spedizione raggiunge Ushuaia, la città più australe del mondo, all’estremo sud della Tierra del Fuego. Di ventiquattro Vespa partite da Buenos Aires solo ventidue riescono nell’impresa di attraversare la Pampa e la Patagonia lungo la Cuarenta, "spina dorsale" dell’Argentina, una secolare strada in terra battuta che si snoda ai piedi delle Ande e che, ancora oggi, rappresenta una vera e propria sfida per chi vi si avventura: la leggendaria Ruta 40. Una sfida a bordo di un fuoristrada, una follia in sella a delle Vespa.

Una storia vera. La cronaca on the road della straordinaria esperienza vissuta dall’autore insieme a un gruppo di persone normali, improbabili "raider patagonici" che nella vita sono artigiani, meccanici, impiegati, padri di famiglia, studenti.

 Un viaggio ricco di imprevisti, a volte drammatici, narrati col trasporto di chi li ha vissuti in prima persona da cui trapela la determinazione di chi ha saputo arrivare fino in fondo.

 Il racconto è punteggiato da diversi aneddoti, anche umoristici, ed è arricchito da ricordi, approfondimenti storici e spunti di riflessione da cui traspare lo stato d’animo dell’autore e dei suoi compagni. La descrizione dei luoghi e dei paesaggi è attenta e, con lo scorrere dei chilometri, l’approccio superficiale del turista muta, poco a poco, nello sguardo attento e sensibile del viaggiatore.

Hasta la Fin del Mundo... in Vespa! ripercorre le fasi dell’organizzazione, dalla folle idea "all’arruolamento" dei partecipanti via Web. Le email più significative sono riportate e descrivono con efficacia lo stato d’animo dei protagonisti, i loro timori, le loro aspettative.

Hasta la Fin del Mundo... in Vespa! è la rincorsa di un sogno, una pazzia su due ruote che riempie gli occhi e scalda il cuore, un viaggio dell’anima nella polvere e nel vento della Patagonia che lascia il segno e non si conclude con la fine dell’avventura.