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Gran Galà Vespa d'Epoca

10 - 11 maggio 2014

 

 

La galleria del centro commerciale "Aprilia 2", trasformata per l’occasione in un elegante salotto delle due ruote, ha ospitato sabato 10 e domenica 11 maggio il “Gran Galà Vespa d’Epoca”.

L’evento, organizzato in collaborazione con il Vespa Club Aprilia e con il patrocinio del Vespa Club d’Italia, ha richiamato numerosi visitatori di ogni età ed è stata l’occasione per riscoprire dal vivo le origini, la storia, i segreti e l’evoluzione dello scooter divenuto un simbolo del gusto, del costume e dello stile italiano raccontati, come un filo rosso, dai gioielli della Piaggio in mostra.

L’opportunità di poter osservare dal vivo le particolarità e le caratteristiche degli splendidi e rari esemplari di Vespa in mostra, immortalati nelle innumerevoli foto scattate dagli intervenuti, è stata anche l’occasione per ottenere preziose informazioni dallo staff del Vespa Club Aprilia, potendo anche contare sulla qualificata presenza dell’apriliano Salvatore Visconti, esaminatore del Registro Storico della Federazione Motociclistica Italiana ed esperto in materia di procedure per le iscrizioni dei veicoli di interesse storico e collezionistico, a disposizione per fornire nozioni di natura tecnica e di restauro dei mezzi a regola d’arte,

I modelli esposti hanno offerto una ricca carrellata nel tempo, a cominciare dagli anni Quaranta, con la famosa e ricercatissima Vespa 98, il primo modello nato dalla geniale matita dell’ingegner Corradino D’Ascanio, da cui presero vita le linee di una scocca rivoluzionaria, fatta di contorni semplici e nel contempo funzionali ed eleganti, sfociati in un’opera meccanica straordinaria ed innovativa per quei tempi, con il motore coperto ed isolato dal guidatore, così che gli abiti non si imbrattassero con gli schizzi d’olio, tanto da consentire di mettersi alla guida con il vestito “buono”, che per molti era anche l’unico vestito, senza paura di rovinarlo.
L’imprenditore Enrico Piaggio sposò immediatamente quel progetto, tanto che ne fece mettere immediatamente in produzione il primo prototipo, coinvolgendo e stimolando in quella sfida nuova ed emozionante tutti i dipendenti della storica fabbrica di Pontedera, che si misero immediatamente al lavoro e in soli sei mesi diedero alla luce la prima Vespa, dando il via ad una epopea unica e irripetibile che ha visto il suo inizio nel lontano 1946 e ha condotto alla realizzazione di più di cento versioni e ad una produzione che ha superato i sedici milioni di esemplari.

Tra i modelli degli anni Cinquanta spiccava la bellissima Vespa Gran Sport 150, da molti considerata lo scooter dal disegno più armonico ed elegante, dotata di una spiccata impostazione sportiva, un veicolo grintoso derivante dalle esperienze nelle competizioni della Squadra Corse della Piaggio, con il cambio a quattro marce, la sella allungata e le grandi ruote da 10 pollici. Non potevano mancare anche altre due protagoniste di quel decennio: la Vespa 125 in sella alla quale Audrey Hepburn e Gregory Peck scorrazzavano per le strade di Roma nel film “Vacanze Romane”, una delle migliori commedie romantiche di tutti i tempi, e la 150 “Struzzo”, il modello che nel 1956 ha segnato il traguardo della milionesima Vespa prodotta.
A rappresentare gli anni Sessanta erano presenti in mostra la prima versione 50cc, il mitico “Vespino” simbolo di libertà e spensieratezza che ha rappresentato il sogno di intere generazioni di quattordicenni del tempo, e la 90 Super Sprint, l'icona dello scooter sportivo, uno degli esemplari più ricercati dai collezionisti.

Tra i modelli prodotti negli anni Settanta era esposta la 125 ET3 Primavera, una tra le prime ad essere dotata di una innovativa accensione elettronica che andava a sostituire le vecchie puntine platinate.

Ma la storia della Vespa, oltre a Corradino D’Ascanio ed Enrico Piaggio, è fatta anche di altre persone speciali accomunate dalla genialità e dalla passione per il proprio lavoro, come l’ospite d’onore della manifestazione, il mitico e leggendario Giuseppe Cau, pilota della Squadra Corse Piaggio, testimone e artefice di un’epopea irripetibile che l’ha visto protagonista, in sella alla sua Vespa, di una serie impressionante di imprese memorabili culminate con il trionfo nella XXVI Edizione della “Sei Giorni Internazionale di Varese”, svoltasi dal 18 al 23 settembre 1951, l”Olimpiade della Moto”, dove un fantastico e leggendario squadrone si aggiudicò ben dieci medaglie d’oro, contribuendo in modo determinante alla nascita di una leggenda e dando lustro internazionale al marchio Piaggio e al Vespa Club d’Italia.
Tutti gli intervenuti hanno avuto la possibilità di intrattenersi amabilmente con il mitico pilota, ascoltando dalla sua viva voce i racconti coinvolgenti delle sue leggendarie ed ineguagliabili vittorie.
La storia di Giuseppe Cau adesso è anche un libro. Fabrizio Valeri e Vincenzo Carlino, attivi componenti del Direttivo del Vespa Club Aprilia, hanno sapientemente raccolto con dovizia di particolari i suoi racconti e le sue foto più belle nel volume “Giuseppe Cau – il Mito il Pilota la Leggenda” edito dalla CLD Libri di Pontedera ed esposto, per l’occasione, presso la libreria “la Feltrinelli Point”, situata all’interno del centro commerciale “Aprilia 2”.
E’ il racconto della simbiosi tra un pilota e la sua Vespa: un connubio indissolubile, che ha visto il suo inizio nel lontano 1946, quando Giuseppe Cau era poco più di un ragazzino alle prime armi. Una storia lunga una vita, che appassionerà non solo gli amanti della “Signora a due ruote della Valdera”, attraverso un tuffo nel passato, sull’onda dei ricordi di quell’instancabile pilota, eterno ragazzo, che al “Mito” ha dedicato tutto se stesso e che ancora oggi, dopo quasi settant’anni passati insieme a Lei, vive in sella alle emozioni con l’entusiasmo del primo giorno.

Oltre a Giuseppe Cau, un altro ospite era atteso nella giornata di domenica 11 maggio, quando la manifestazione ha interessato anche l’area esterna del centro commerciale "Aprilia 2", dove i visitatori hanno potuto apprezzare lo spettacolare show offerto dal Vespa Freestyle Nicola Campobasso.
Giovani e anziani divertiti e letteralmente incantanti dalle acrobazie e dalle imprese al limite dell’impossibile cui Nicola ha dato vita con le sue stravaganti Vespa e con il coinvolgimento dello stesso pubblico.
Noto come “Nicola l’Impennatore”, con la Vespa, ci fa davvero di tutto: è capace di farla andare avanti, indietro, da seduto, con una gamba o due, senza mani o senza un ruota, in piedi o disteso.
A 14 anni ha guidato la sua prima Vespa e subito è nata la passione. Siamo a metà degli anni ’80 e la Vespa rappresenta per i ragazzi la possibilità di essere liberi ed indipendenti.
Qualche tempo dopo, all’età di 16-17 anni, scopre un viale della periferia di Firenze dove il venerdì sera si radunano gli appassionati di moto per dar vita a corse ed esibizioni improvvisate. In quel periodo la Vespa era molto di moda e così insieme ai centauri iniziano a radunarsi anche nutriti gruppi di Vespisti.
Da allora ha fatto un bel po’ di strada, passando da un raduno europeo all’altro ed aumentando costantemente il numero di esercizi eseguiti, riuscendo a realizzare nelle sue attuali esibizioni di Vespa Freestyle più di 30 tricks altamente spettacolari, dando vita ad un coinvolgente ed appassionante spettacolo.
E’ stato il primo al mondo ad eseguire il “backflip” (salto in aria all'indietro) con una Vespa, un’impresa unica al mondo, al limite delle possibilità, della quale va molto orgoglioso.
Noto al grande pubblico per aver partecipato con successo al programma “Italia’s Got Talent“, andato in onda su Canale 5, ha deliziato e stupito con i suoi numeri incredibili i visitatori dei più importanti eventi motoristici internazionali, tra i quali il “Motor Bike Expò” di Verona e il “Motodays” di Roma, facendo diventare il “Vespa Freestyle” una realtà ben consolidata.
In sella alla sua Vespa ha preso parte a numerose manifestazioni di motociclismo acrobatico, tra le quali l’ultima tappa del “Red Bull X-Fighters World Tour” il più grande evento di motocross freestyle al mondo, durante il quale si è esibito in numeri di alta classe nell’arena dello stadio Flaminio a Roma, davanti a 20.000 spettatori.
Le sue spettacolari acrobazie eseguite sul mitico mezzo a due ruote della Piaggio non sono il frutto di improvvisazione scriteriata, bensì sono il risultato di una vera e propria disciplina che richiede moltissime ore di duro allenamento e certosina preparazione dei mezzi, praticata con le tutte attenzioni e cercando sempre di trasmettere un messaggio positivo ed esibendosi con le protezioni necessarie e rispettando le norme di sicurezza.
L’indubbio talento, il continuo allenamento e un pizzico di follia, sono i requisiti indispensabili con cui Nicola è riuscito a trasformare una passione in una affascinante professione.

Altro gradito ospite, proveniente dal Belgio ed appositamente intervenuto per prendere parte alla manifestazione, il Presidente del Vespa Club Ath (Belgio), l’appassionato Paolo Daniele, che sta organizzando un raduno Vespa nella città francofona della provincia vallone dell'Hainaut previsto per il prossimo 14 settembre 2014.

Entusiasta per la riuscita del “Gran Galà Vespa d’Epoca” il direttore del centro commerciale "Aprilia 2", Alceste Elia, che si è reso disponibile a rinnovare in futuro la collaborazione con il Vespa Club Aprilia per organizzare un nuovo grande evento.

Non ha fatto mancare la propria presenza alla manifestazione anche l’Amministrazione Comunale di Aprilia, nella persona dell’Assessore al Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura e Turismo Vittorio Marchitti, il quale ha tenuto a sottolineare la vitalità, l’impegno e la passione che da sempre animano il Vespa Club Aprilia, definendo la Vespa come un patrimonio di inestimabile valore industriale, culturale e sociale che i Vespa Club hanno il compito di tutelare. Compito efficacemente e brillantemente assolto dal sodalizio apriliano, che ha visto le sue origini nel 1996 e da sempre porta avanti attività, eventi, raduni e manifestazioni degni di nota, coniugando la passione per questo straordinario scooter con la riscoperta, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico, culturale ed artistico del territorio.

Lodevole l’impegno profuso dai membri del direttivo e dai soci del Vespa Club Aprilia, che animati da impareggiabile entusiasmo hanno fatto sì che l’evento, articolato in due giorni, sia andato ben oltre le più rosee aspettative, decretandone il successo e raccogliendo unanimi apprezzamenti fra tutti i visitatori e gli addetti ai lavori.
Anche questa volta il Vespa Club Aprilia, con la sua vitalità unita all'entusiasmo, all'umiltà e alle indiscutibili capacità collaborative dei propri soci, ha portato a termine il proprio compito, quello di stimolare non solo la cultura e lo sport, ma anche quello di diffondere e trasmettere la passione per questo straordinario e magico scooter che è la Vespa.

Si ringraziano il Comando Polizia Locale, il Comando Reparto Territoriale Carabinieri, l’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo la Croce Rossa Italiana, la direzione del centro commerciale "Aprilia 2", la libreria "Feltrinelli Point", il negozio "Euronics", per il fattivo supporto dato all’evento, la “Kenton Photo & Weddind Team” di Aprilia che con il suo staff ha curato in modo impeccabile le riprese della manifestazione, realizzando un servizio video - fotografico di livello professionale.

Un ringraziamento per la partecipazione ai Vespa Club ATH (Belgio), Scauri, Artena, Roma, Frascati, Nettuno, Cisterna di Latina, Vespa nel Tempo, Fiumicino Fregene e Guidonia.

 

 

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